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La TWAS tra i firmatari del protocollo "Città della conoscenza"

La TWAS tra i firmatari del protocollo "Città della conoscenza"

Un accordo di cooperazione globale tra gli enti scientifici triestini è stato firmato presso il Comune di Trieste con l'obiettivo di consolidare le partnership e coordinare le attività di ricerca per lo sviluppo economico del territorio.

Trieste offre enormi opportunità scientifiche e know-how, e dovrebbe occupare una posizione di primo piano in Europa, come centro nevralgico per la ricerca scientifica e la formazione superiore, a patto che le istituzioni scientifiche che qui hanno sede possano continuare a costruire progetti congiunti.

Con questo obiettivo in mente, i rappresentanti di 18 centri di ricerca, università e istituzioni scientifiche - inclusa la TWAS - hanno sottoscritto il 14 giugno un protocollo di intesa che si prefigge l'obiettivo di stimolare, ancor più che in passato, attività di ricerca congiunte e piani di cooperazione a lungo termine, fra gli istituti che compongono il cosiddetto Sistema Trieste della ricerca.

Il Protocollo è stato firmato presso il Comune di Trieste, alla presenza di Angela Brandi, assessore comunale all'educazione, scuola, università e ricerca. Il direttore esecutivo della TWAS, Mohamed Hassan, è stato rappresentato da Edward W. Lempinen, responsabile dell'Ufficio comunicazione della TWAS.

"Atenei, istituzioni di ricerca e di alta formazione del nostro territorio contribuiscono a fare del distretto triestino una delle aree a più alta densità di personale addetto alla ricerca in Europa," ha detto Brandi. "Pertanto, la città di Trieste e il suo territorio possono ambire a divenire polo di attrazione studentesca e scientifica di rilievo nazionale e internazionale, con evidenti e molteplici benefici per il territorio e la sua economia, anche tenuto conto delle singolari attrattività ambientali, storiche e culturali."

"Quando pensano a Trieste e all'Italia, le migliaia di ricercatori e studenti dei paesi in via di sviluppo che fanno parte della grande famiglia TWAS pensano a un luogo dove si fa ricerca d'eccellenza," ha detto Hassan. "Per oltre tre decenni la TWAS si è adoperata con energia e determinazione per far progredire la scienza nei paesi in via di sviluppo e gettare ponti fra il Nord e il Sud. Ci auguriamo di poter proseguire in questo importante compito lavorando fianco a fianco con i nostri amici e colleghi di Trieste, per affrontare sfide scientifiche e interagire con decisori politici e il pubblico di questa regione così vitale."

La TWAS è sempre stata un partner assiduo del Sistema Trieste e di altre iniziative analoghe. L'Accademia, infatti, ha partecipato attivamente a iniziative di divulgazione scientifica come "La notte dei ricercatori" (2011), un evento di respiro europeo che si svolgeva simultaneamente in decine di città europee.

In anni recenti, la TWAS è stata un partner importante nell'evento Trieste Next, poiché ha portato nel capoluogo giuliano scienziati di caratura internazionale i quali hanno offerto prospettive d'ampio raggio su temi caldi come le biotecnologie e i cambiamenti climatici.

Il Protocollo, che amplia e implementa un documento già esistente che auspicava la cooperazione fra gli enti di ricerca locali, resterà in vigore per cinque anni. Fra gli obiettivi che il documento pone, una posizione prioritaria è data dalla necessità di armonizzare le richieste del mondo imprenditoriale e commerciale con l'alta formazione scientifica. Il documento auspica altresì la possibilità di offrire alla cittadinanza e al territorio facilities e servizi innovativi, frutto dell'innovazione scientifica e tecnologica.  

Nell'ambito dell'accordo, i partner sono incoraggiati ad allacciare collaborazioni reciproche, a beneficiare di consultazioni specialistiche, a sottoscrivere accordi ad hoc laddove ve ne sia la possibilità e l'utilità, e a organizzare eventi promozionali mirati a coinvolgere nella discussione e nell'impresa scientifica anche il pubblico dei non-specialisti. Tra gli obiettivi salienti del Protocollo, inoltre, si sottolinea l'importanza di fornire a studenti universitati e di dottorato una solida base formativa teorica e pratica.

Altri punti chiave del Protocollo sono:

a) tradurre i risultati della ricerca in opportunità di sviluppo per il territorio;
b) promuovere l'innovazione scaturita dal mondo della ricerca presso il mondo imprenditoriale per favorire lo sviluppo economico;
c) condividere strategie e individuare azioni concrete per migliorare l'accoglienza di studenti e ricercatori nel territorio, risorse fondamentali per la crescita della città;
d) sviluppare sinergie al fine di armonizzare le richieste provenienti dal mondo del lavoro con le attività di formazione e ricerca;
e) collaborare con le associazioni di categoria allo scopo di offrire servizi innovativi ai cittadini e alle imprese, basati sull’innovazione di tecnologie, processi e servizi offerti;
f) promuovere la divulgazione scientifica nel territorio mediante concrete iniziative volte sia alla diffusione della cultura scientifica, per favorire una cittadinanza maggiormente consapevole, sia alla promozione di una migliore conoscenza da parte del territorio, anche mediante il turismo scolastico, scientifico e culturale, delle numerose e prestigiose realtà di ricerca e del loro operato;
g) promuovere il “Sistema Trieste” e le sue eccellenze a livello nazionale e internazionale.

"Questa è una dimostrazione concreta della sinergia e della collaborazione che c'è tra il Comune di Trieste, l'Università, gli  Enti, istituti e realtà scientifiche e di ricerca, che fanno di Trieste la città a più alta densità di ricercatori," ha detto l'assessore Angela Brandi. "Vogliamo che questo emerga, che si sia sempre più collaborazione, che la conoscenza sia della città e la città sia a servizio della conoscenza."

Cristina Serra

* Di seguito l'elenco dei firmatari il Protocollo:
Sergio Paoletti presidente di AREA Science Park,  Diego Bravar per Camera di Commercio Venezia Giulia, Gianfranco Facco Bonetti presidente Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico Onlus, Roberto Turrin direttore Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini”, Gianfranco Paulatto vicepresidente CBM S.C.R.L. (Consorzio per il centro di Biomedicina Molecolare), Mauro Zambelli per Elettra  Sincrotrone Trieste S.C.p.A., Stefano Fantoni presidente FIT (Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze), Mauro Giacca presidente ICGEB Trieste (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology -Trieste), Sandro Scandolo per ICTP (The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics),Stefano Borgani direttore INAF-OATs Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Trieste, Rinaldo Rui direttore INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Trieste, Mario Bucher presidente  Laboratorio dell’Immaginario Scientifico Soc. Coop., Vladimir Nanut DEAN MIB School of Management, Maria Cristina Pedicchio presidente Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale – OGS, Stefano Ruffo direttore  SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), Stefano Pace sovraintendente Teatro Verdi Trieste - Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi,  Edward W. Lempinen per TWAS – The World Academy of Sciences e Maurizio Fermeglia rettore Università degli Studi di Trieste.