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Sviluppo sostenibile nel Sud del mondo: Comsats in prima linea

Sviluppo sostenibile nel Sud del mondo: Comsats in prima linea

Delegati Comsats da 14 Paesi, ospiti della TWAS: focus sui cambiamenti climatici e sulla collaborazione nell'emisfero meridionale

Scienza e tecnologia possono aiutare il Sud del mondo a realizzare programmi di sviluppo sostenibile. E la Comsats (Commission on Science and Technology for Sustainable Development in the South), la Commisisone intergovernativa istituita per promuovere ricerca e collaborazioni fra Paesi in via di sviluppo dell'emisfero meridionale, è fra i promotori e gli artefici di questi programmi. Nella sua riunione annuale (la tredicesima) che si terrà a Trieste nei giorni 12-13 maggio presso la sede della TWAS, Comsats discuterà le attività concluse nell’ultimo quadriennio, gettando le basi per i programmi dei prossimi quattro anni.

 Ventiquattro delegati provenienti da 14 nazioni (tra cui Brasile, Cina, Colombia, Egitto, Ghana, Iran, Sudan e Nigeria) presenteranno il lavoro svolto sia nei Paesi appartenenti alla Commissione, sia nella rete dei 16 centri di eccellenza affiliati a Comsats. Dodici i punti in agenda, suddivisi in cinque sessioni tecniche.

“Comsats e i suoi centri di eccellenza – spiega Mohammed Hassan, Direttore esecutivo della Twas – hanno svolto una mole di lavoro enorme negli ultimi anni. Buona parte degli sforzi ha avuto come focus il fronte ambientale, lo studio del clima ma anche lo sviluppo di nuovi materiali e tecniche di costruzione. Brasile, Cina, Iran, Egitto e Giamaica, per esempio, hanno realizzato programmi di gestione e protezione ambientale, portato contributi allo studio del clima e della fisica dell’atmosfera e creato i presupposti per una piu' efficiente gestione delle emergenze ambientali dovute a eventi climatici estremi. Le collaborazioni non si sono limitate a coinvolgere solo i centri che apprtengono al Network, ma si sono allargate anche a Paesi che, per momento, non fanno parte di Comsats, ma che possono trarre beneficio dall’esperienza e dalle sue attività”.

Così in Bolivia (paese affiliato) è stata creata una riserva che tutela la biosfera, la Stazione Biologica Beni, uno dei quattro siti al mondo in cui nidifica il Succiacapre alibianche (Caprimulgus candicans), uccello a rischio di estinzione; mentre in Pakistan, che figura tra i Paesi membri, è stato avviato un progetto di Telemedicina ed e-Health (buone pratiche sanitarie attrvarso l'uso di Internet).

In agenda anche alcuni temi caldi per il futuro. Dice Imtinan Qureshi, Direttore Esecutivo di Comsats: “La collaborazione tra centri di paesi diversi diventerà sempre più essenziale, e i paesi membri dovranno prevedere di destinare parte delle loro risorse alla realizzazione di progetti comuni. Lavoreremo anche per promuovere l’educazione al femminile creando nuove opportunità di impiego in Paesi dove la donna gode di scarsa considerazione”.

Sette le aree tematiche verso cui si focalizzeranno gli interventi: tecnologie per l’informazione e la comunicazione, agri-biotecnologie, prodotti naturali, cambiamenti climatici, scienze dei materiali, materiali da costruzione e modelli matematici. "Ogni intervento intende rispondere ai bisogni dei Paesi che lo adotteranno - conclude Qureshi - e dovrebbe permettere di incrementare il livello di vita e l’alfabetizzazione di alcuni dei paesi più poveri al mondo. Per esempio Bangladesh e Colombia".