Vienna (Austria) – Il geologo nepalese Bishal Nath Upreti è il vincitore del premio C.N.R. Rao 2015 per la ricerca scientifica. Riceve questo premio per i suoi "contributi eccellenti allo studio della stratigrafia e della tettonica della regione himalayana." Le sue ricerche hanno ricadute pratiche in molti settori: dalla prevenzione di frane e valanghe, all'esplorazione mineraria, allo sviluppo di sistemi di gestione idrica, alla costruzione di dighe e strade, e di edilizia antisismica.
L'annuncio del nome del vincitore è stato dato mercoledì 18 novembre nel corso della cerimonia di aperura del 26mo Congresso generale della TWAS, in corso a Vienna (Austria) dal 18 al 21 novembre.
Il premio CNR Rao è un tributo a ricerche di alto impatto provenienti da scienziati di paesi in via di sviluppo. Prende il nome, e viene generosamente erogato, dal chimico indiano CNR Rao, tra i fondatori della TWAS e uno dei precedenti presidenti dell'Accademia.
"Sono felicissimo di ricevere questo premio così prestigioso," ha detto Upreti. "E' il mio primo riconoscimento internazionale come geologo. Lo ritengo un onore particolare non solo per me ma per l'intera comunità scientifica di geologi nepalesi. Di certo questo premio mi spinge a impegnarmi ancora di più a promuovere la scienza nei paesi in via di sviluppo".
Upreti, eletto fra i membri dell'Accademia nel 2006, insegna attualmente nel dipartimento di geologia alla University of Zambia di Lusaka (Zambia), ed è un TWAS Research Professor presso la stessa università. Il programma TWAS Research Professors si articola nell'arco di cinque anni, durante i quali un docente ha facoltà di visitare un istituto ospite all'estero - in uno dei paesi scientificamente meno sviluppati - per tre volte, con una permanenza minima di un mese alla volta.
Upreti è anche il presidente del Disaster Preparedness Network-Nepal (DPNet Nepal), una rete internazionale che include 100 organizzazioni non governative, agenzie delle Nazioni Unite, ministri del governo nepalese e altre agenzie coinvolte nel campo della riduzione del rischio ambientale.
Upreti è esperto di geologia strutturale e di tettonica, disciplina che studia i processi che controllano struttura e proprietà della crosta terrestre. Per oltre 16 anni è stato il responsabile del dipartimento centrale di geologia presso il Kirtipur Campus del dipartimento di geologia, alla Tribhuvan University del Nepal, oltre che preside della facoltà di scienze. Upreti, tuttavia, ha oltre 40 anni di esperienza nel settore.
Le ricerche che Upreti ha firmato hanno permesso di chiarire le dinamiche che hanno sotteso alla formazione della regione montuosa himalayana, a partire da 500 milioni di anni fa, nell'era Paleozoica. I sui dati indicano che, già a quell'epoca, esisteva una catena montuosa prima ancora che emergesse la vera e propria catena himalayana.
Studiando la Main Central Thrust - una delle tre faglie principali dell'Himalaya - Upreti ha sctitto un capitolo della storia di questa regione per quanto riguarda la formazione delle catene montuose che si è verificata dopo la collisione fra India e Asia, 55-60 milioni di anni fa.
I suoi contributi scientifici non si limitano alla storia del Nepal montuoso. Hanno anche ricadute sul presente. Upreti ha mappato le faglie attive per tracciare la cronologia dei precedenti terremoti che hanno sconvolto questa regione.
"I dati raccolti - ha detto - vengono usati oggi per valutare il rischio sismico nella regione himalayana". Upreti era a Katmandu durante il devastante terremoto che ha colpito questa regione il 25 aprile scorso. Nei primi quattro giorni del dopo terremoto, il ricercatore nepalese è stato coinvolto attivamente in attività di informazione tecnica sul sisma e sulle misure di sicurezza da prendere.
"Dopo il terremoto - ha spiegato Upreti - abbiamo effettuato una mappatura precisa della valle di Katmandu. I dati raccolti via GPS sono stati analizzati in tre giorni, con l'aiuto di collaboratori internazionali, e i risultati sono stati messi a disposizione pubblicamente. Sono stati anche pubblicati dal Seismological Research Letters".
Upreti - che è anche membro della Nepal Academy of Science and Technology - ha avviato molte collaborazioni internazionali nel corso della sua carriera, con colleghi in Giappone, Francia, India, Germania, Etiopia e Cina. Attualmente è Research Professor alla University of Zambia, nell'ambito del programma TWAS Research Professors. La sua prima visita in Zambia risale al 2012; in seguito si è recato in questo paese anche nel 2014 e 2015. "Conoscere una cultura nuova è sempre stimolante" ha detto. "E questo programma mi ha permesso di allacciare ottimi rapporti professionali e personali con molte persone".
Upreti si dedica anche ad attività di disseminazione della ricerca scientifica. Partecipa a seminari, conferenze nazionali e internazionali e lezioni presso scuole, radio e programmi televisivi, durante i quali contribuisce a formare l'idea che sia indispensabile per un paese come il Nepal creare la coscienza del rischio sismico nella popolazione.
E' coautore di diversi libri sulla geologia dell'Himalaya e sulla gestione del rischio geologico (frane). Ha pubblicato oltre 75 articoli scientifici in riviste nazionali e internazionali.
Cristina Serra
Il premio CNR Rao
Il premio CNR Rao è stato istituito nel 2006 da uno dei past presidenti dell'Accademia, l'eminente chimico indiano CNR Rao, presidente onorario del Jawaharlal Nehru Centre for Advanced Scientific Research, Bangalore, India, e già a capo del Consiglio consultivo scientifico del Primo Ministro indiano.
Il premio è un tributo a scienziati illustri dei paesi in via di sviluppo che hanno portato contributi significativi alla scienza globale. Consta di una somma in denaro (4.000 $) messa a disposizione dal professor Rao. Ogni ufficio regionale della TWAS presenta un candidato, e la scelta finale viene effettuata dal professor Rao stesso.
Vincitori delle edizioni passate sono stati: Muntaser Eltayeb Ibrahim, Sudan (2014); Firdausi Qadri, Bangladesh (2013); Wendimagegn Mammo Deneke, Ethiopia (2012); Akissa Bahri, Ghana/Tunisia (2009); Maurice Tchuente, Cameroon (2008); Berhanu M. Abegaz, Ethiopia; and Philippe Rasoanaivo, Madagascar (2006).