L'ecologista argentina Sandra Díaz—Fellow della TWAS dal 2010—ha ricevuto il 'Tyler Prize 2025 per i risultati ambientali' per il suo straordinario lavoro sui collegamenti fra biodiversità e genere umano. L'annuncio è stato dato oggi dal Comitato Esecutivo del Premio Tyler.
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"L'Accademia mondiale delle scienze (TWAS) è lieta e orgogliosa che la Prof.ssa Díaz, TWAS Fellow e attuale rappresentante dell'America Latina e i Caraibi presso il Consiglio della TWAS, sia la vincitrice del Tyler Prize 2025, il più alto riconoscimento al mondo per i contributi alla scienza ambientale", ha affermato la Presidente della TWAS, Quarraisha Abdool Karim. "Questo premio sottolinea l'alta qualità della scienza e dell'innovazione nel Sud del mondo, elementi chiave per affrontare le difficili sfide con cui ci confrontiamo oggi a livello globale. Congratulazioni sincere e meritate alla Prof.ssa Diaz!"
Sandra Díaz ha condiviso il premio con l'antropologo brasiliano-americano Eduardo Brondízio. Per i due scienziati questo riconoscimento è un’occasione per richiamare l'attenzione sullo stretto legame — o entanglement — che unisce l'umanità con la natura, rivolgendo un appello congiunto alla politica, ai modelli imprenditoriali e a ciascuno di noi, affinché ognuno riconosca la propria dipendenza dalla natura e la responsabilità condivisa verso quello che chiamano il 'tessuto della vita'.
"La crisi climatica, la crisi della biodiversità e le scandalose disuguaglianze socioeconomiche nel mondo sono tutte interconnesse, tutte collegate dal tessuto vivente del pianeta", hanno affermato i vincitori in una dichiarazione congiunta. "Devono essere affrontate in modo integrato. Non si può risolvere una di queste crisi senza considerare le altre due. Le soluzioni a queste crisi possono potenziarsi a vicenda e creare sinergie, mentre soluzioni miopi o circoscritte a una sola di esse possono danneggiare le altre. La giustizia socio-ambientale e il rispetto per le nostre connessioni con le altre forme di vita sulla Terra dovrebbero smettere di essere concetti astratti. Dovrebbero essere incorporati in politiche, normative e iniziative del pubblico, della società civile e dei settori privati".
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Il Comitato Esecutivo del Tyler Prize ha assegnato il premio da 250.000 dollari a Díaz e Brondízio per il loro “impegno nel comprendere e affrontare la perdita di biodiversità e il suo impatto sulle società umane”.
"La ricerca di Eduardo Brondízio ha messo in luce il ruolo fondamentale dei popoli indigeni e delle comunità locali nella conservazione, mentre il lavoro di Sandra Díaz è stato determinante nel rimodellare il modo in cui la biodiversità viene concettualizzata e valutata nei dibattiti politici in tutto il mondo", ha affermato Julia Marton-Lefèvre, presidente del Tyler Prize.
Sandra Myrna Díaz
Sandra Díaz, argentina, è una delle voci più autorevoli in materia di ecologia, avendo tracciato per la prima volta una mappa morfologica e funzionale delle piante. La sua analisi rappresenta la prima valutazione quantitativa al mondo della diversità delle piante, ovvero dei caratteri che influenzano specificamente le risposte all'ambiente e gli effetti sul funzionamento degli ecosistemi. Díaz ha ulteriormente sviluppato questo studio, scoprendo in che modo le diverse morfologie e funzioni delle piante si relazionano con il genere umano e il resto del mondo. La scienziata è fortemente impegnata in studi interdisciplinari incentrati su come valutiamo la natura e su come il declino della biodiversità influisce sui diversi settori della società. Docente di ecologia presso la Córdoba National University in Argentina e membro senior del National Research Council (CONICET) dell'Argentina, Díaz ha ricevuto numerosi premi prestigiosi ed è una Martin School Fellow presso l'Università di Oxford, nonché membro del Comitato consultivo scientifico per la consulenza indipendente sulle innovazioni in scienza e tecnologia del Segretario Generale delle Nazioni Unite. Insieme al co-vincitore Eduardo Brondízio e Josef Settele, ha co-presieduto la valutazione globale IPBES sulla biodiversità e i servizi ecosistemici nel 2019. Onorata in tutto il mondo per i suoi contributi critici alla biodiversità, Díaz è membro della Royal Society e delle Accademie delle scienze di Argentina, USA, Francia, Norvegia e America Latina.
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