Da 40 anni, l'Accademia mondiale delle scienze per il progresso scientifico dei paesi in via di sviluppo (TWAS) è una forza trainante per lo sviluppo di capacità scientifiche nel Sud del mondo. Per celebrare il 40mo anniversario della sua fondazione, la Presidente della TWAS Quarraisha Abdool Karim ha visitato la sede dell'organizzazione a Trieste. Il 25 maggio ha incontrato rappresentanti di altre organizzazioni scientifiche che hanno sede nel capoluogo giuliano e ha tenuto una conferenza dal titolo 'Un patrimonio africano di eccellenza accademica: far progredire le conoscenze per migliorare la salute'.
Abdool Karim è un'eminente epidemiologa sudafricana. È Fellow della TWAS dal 2015 e nel 2014 ha vinto il prestigioso premio TWAS-Lenovo per i suoi contributi scientifici alla lotta contro l'HIV. È anche la co-fondatrice e direttrice scientifica associata del Centro per il programma di ricerca sull'AIDS in Sudafrica (Caprisa), che ha sede a Durban. Ha iniziato il suo mandato quadriennale come Presidente della TWAS il 1 gennaio 2023 ed è la prima donna a ricoprire questa carica. Abdool Karim guida oggi il Consiglio della TWAS, che per la prima volta è composto da otto donne e otto uomini.
La scienziata sudafricana ha messo a punto strategie terapeutiche per HIV e tubercolosi. Abdool Karim e i suoi colleghi, infatti, hanno dimostrato l'efficacia del farmaco antiretrovirale tenofovir, un gel vaginale che riduce drasticamente le infezioni da HIV, dando alle donne uno strumento per tutelare la loro salute in prima persona e in modo efficace. Le loro scoperte hanno anche permesso di mettere a punto linee guida salvavita in ambito clinico per pazienti con co-infezioni da HIV e tubercolosi.
"Questo anniversario rappresenta una pietra miliare nella storia della TWAS," ha detto Abdool Karim. "Fuor di retorica, possiamo davvero essere orgogliosi dei risultati ottenuti. E non mi riferisco solo al numero di studenti che hanno conseguito un PhD, o alle collaborazioni che hanno prodotto nuove ricerche. Abbiamo visto l'impatto di questi investimenti a livello dei singoli paesi e abbiamo capito quanto una simile massa critica di scienziati possa generare profonde trasformazioni a livello sociale."
Durante la sua visita, la Presidente ha incontrato lo staff della TWAS e delle organizzazioni partner dell'Accademia: l'InterAcademyPartnership e l’Organization for Women in Science in the Developing World, nonché i rappresentanti del Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam, dove la TWAS ha il suo quartier generale. La sua visita è culminata nell'evento organizzato al Savoia Excelsior Palace Hotel di Trieste, dove la Presidente ha tenuto una conferenza sui temi della salute pubblica, dell'eccellenza accademica, e sul passato e il futuro dell'Africa.
"Sono venuta qui per celebrare questo importante anniversario della TWAS e questa è la mia prima visita a Trieste. Sono profondamente colpita dalla bellezza di luoghi e dalla grande collaborazione che c'è fra gli istituti scientifici," ha detto Abdool Karim. E facendo riferimento ai primi 40 anni dell'Accademia, ha ricordato il ruolo chiave che la TWAS ha giocato nel promuovere la scienza nei paesi in via di sviluppo.
I primi 40 anni della TWAS
L'Accademia è stata fondata nel 1983 da un gruppo di eminenti scienziati del sud e nord del mondo guidati dal fisico pachistano e premio Nobel Abdus Salam. L'inaugurazione ufficiale della TWAS risale al 1985 e si è tenuta a Trieste con una cerimonia alla quale ha partecipato l'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Javier Pérez de Cuéllar. Le celebrazioni per il 40º anniversario, appena iniziate, dureranno tre anni proprio per riflettere l'iter che ha portato all'inaugurazione dell'Accademia.
Dagli anni '80 ad oggi la TWAS è cresciuta trasformandosi in un'istituzione riconosciuta a livello internazionale per le sue attività legate a scienza, politiche e diplomazia.
Oggi l'Accademia conta più di 1.380 Fellow, scienziati fra i più accreditati al mondo – fra i quali 12 premi Nobel – provenienti da 110 paesi. La TWAS ha assegnato migliaia di borse di studio per la ricerca a scienziati di paesi in via di sviluppo, e, di recente, ha festeggiato il 1000º studente di PhD laureatosi grazie al suo supporto.
Romain Murenzi, direttore esecutivo della TWAS, ha inaugurato l'evento. A seguire è intervenuto Stefano Fantoni presidente della Fondazione Internazionale Trieste per il progresso e la libertà delle scienze (FIT) e successivamente il Ministro Plenipotenziario Giuseppe Pastorelli, Vice Direttore Generale/Direttore Centrale per la Promozione Integrata e l’Innovazione della Direzione Generale per il Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).
"TWAS collabora da quattro decenni con numerosi partner in tutto il mondo, ma ha radici profonde in questa città. L'accademia è infatti uno dei partner del 'Sistema Trieste' e del Sistema Scientifico e dell'Innovazione del Friuli Venezia Giulia (SIS FVG)," ha detto Murenzi. "Tutti noi dobbiamo collaborare per valorizzare il potenziale dei paesi in via di sviluppo, aiutandoli a progredire lungo il cammino che conduce alla prosperità," ha esortato ancora il Direttore Esecutivo rivolgendosi alla sala.
"Oggi è chiaro a tutti il ruolo di primo piano che la TWAS ha svolto nell’aiutare a risolvere alcuni dei problemi che affliggono i paesi meno sviluppati scientificamente," ha detto Fantoni. "La TWAS e la FIT hanno percorso un lungo cammino insieme, collaborando a sviluppare attività importanti per promuovere e supportare l'eccellenza scientifica nei paesi in via di sviluppo."
"L'Italia e la TWAS condividono un pezzo di storia, ma abbiamo ancora molta strada da fare assieme in futuro" ha detto il Ministro Pastorelli. "Mi auguro di essere un tassello di quel cammino che ci aspetta." Il mondo scientifico ha un respiro internazionale, ha aggiunto, e la scienza è veicolo di pace, sviluppo e crescita. "Per questo è necessario non solo collaborare, ma consolidare le partnership. Quello che il Governo italiano e la TWAS hanno fatto e continueranno a fare non è creare barriere, ma consentire alla scienza di crescere."
Ricerche mediche e salute in Africa
Nella sua conferenza, Abdool Karim ha fornito un quadro ampio e dettagliato del contributo africano in fatto di eccellenza accademica. Inoltre ha parlato di come, nel continente, vengano generate nuove conoscenze per migliorare la salute. La presidente della TWAS ha descritto le sue ricerche al centro CAPRISA, dove si mettono a punto nuovi trattamenti salvavita per persone con co-infezione da HIV e tubercolosi, e ha sottolineato l’alto rischio di infezione da HIV che interessa ancor oggi la popolazione femminile.
Nell'Africa sub-Sahariana, HIV e AIDS sono una minaccia diffusa. Secondo dati diffusi da UNAIDS nel 2021, questa regione ospita un’elevata percentuale di quei 38.4 milioni di persone che oggi convivono con l'HIV in tutto il mondo. La situazione per le donne nell'Africa sub-Sahariana, però, è particolarmente grave.
"L'incidenza di infezioni da HIV nelle giovani donne africane è marcata: nella fascia di età dei 18-19 anni, il 13,6% delle ragazze è sieropositiva, mentre fra i ragazzi di pari età il tasso di positività è appena del 1,5%," ha spiegato la Presidente della TWAS. I valori crescono ulteriormente per donne di 30 o piu anni, che presentano tassi di infezione pari al 70%.
"Uno dei problemi che riscontravamo in passato era dato dal fatto che nessuna delle tecnologie allora disponibili poteva essere utilizzata dalle donne per proteggersi in maniera autonoma," ha aggiunto. "Dunque, abbiamo iniziato il nostro viaggio. Anno dopo anno abbiamo testato nuovi farmaci e per ben 18 anni non abbiamo ottenuto risultati di rilevo. Ma quando si fallisce non si può rinunciare ed è stato così che abbiamo continuato a tentare. Dobbiamo imparare dai nostri fallimenti ed essere consapevoli che sono anch'essi occasioni di apprendimento."
Ma, come ha spiegato la Presidente, nel 2003 il suo gruppo ha indviduato un farmaco promettente, il tenofovir, che nei test clinici e preclinici dava risultati incoraggianti. "Abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa di completamente diverso, ovvero testarlo per uso topico, per vedere se riuscivamo a prevenire le infezioni da HIV," ha ricordato.
Ciò ha portato alla scoperta che il gel tenofovir applicato localmente all'area genitale riduceva le infezioni da HIV del 39% nelle donne - percentuale che saliva del 74% in quelle con un tratto vaginale sano. I risultati di questa ricerca hanno suscitato un'eco mediatica a livello internazionale: sono stati infatti pubblicati sulla rivista scientifica Science nel 2010, ma anche sul New York Times, The Guardian, il Washington Post, Nature e il Wall Street Journal.
La professoressa ha anche messo l'accento sulla necessità di reagire alle sfide poste dalla recente pandemia da COVID-19. Ha quindi illustrato qual è stata la risposta del Sud Africa e l'impatto che il virus ha avuto sulla salute delle persone positive all'HIV e alla tubercolosi (TB).
"Abbiamo capito quanto sia importante trattare congiuntamente con farmaci antiretrovirali tutti i pazienti con co-infezione da tubercolosi e HIV," ha spiegato Abdool Karim. "In questo modo, con trattamenti integrati, siamo riusciti a ridurre i decessi da HIV-TB del 56%."
"Ovunque nel mondo si generino conoscenze scientifiche a livello locale, è importante condividerle a livello globale," ha detto Abdool Karim. "E anche se talvolta è necessario pagare un alto prezzo per la condivisione di tali conoscenze, questo non mi impedirà di farlo."
Abdool Karim ha infine descritto il suo impegno nel sociale, volto a influenzare le politiche sanitarie e clinico-assistenziali su scala globale. Ha ribadito quanto sia importante sviluppare ulteriormente la scienza per il futuro dell'Africa, un continente dove il bisogno di esperti in campo medico è più urgente che mai.
"Credo fermamente nell'importanza di investire in capitale umano," ha detto. "Non si può fare la differenza e non si possono colmare lacune senza disporre di una massa critica di scienziati impegnati ad affrontare queste sfide."
Queste e altre fotografie dell'evento sono disponibili nelle pagine Flickr della TWAS.